Per la regressione della miopia e l'astigmatismo
Articolo del 03-12-2024. Autore: Dario Pizzini
L'ammiccamento palpebrale rappresenta la base della calibrazione visiva come esercizio fisico, ed è stato introdotto da tempo dai principali sistemi di calibrazione visiva.
"Metodo Bates" di William Bates dei primi del '900
"Power Vision System" di David De Angelis del 2004
Nel "Metodo Bates" viene proposta la tecnica del "blinking", mentre nel metodo "Power Vision System" viene proposta la tecnica del "CRB". Il "blinking" di Bates consiste nello sbattere le palpebre in modo rapido e rilassato mentre invece il CRB di De Angelis consiste nell'aprire forte le palpebre (C = contrazione), rilassare e focalizzare (R = rilassamento) e poi sbattere le palpebre (B = battito).
Questi metodi non approfondiscono adeguatamente la tecnica e non la propongono in modo esaustivo, trascurando di sottolineare che il potenziamento dell'apparato visivo debba essere attuato utilizzando sia i movimenti in apertura che in chiusura delle palpebre.
Il metodo Bates trascura completamente il potenziamento dei movimenti di chiusura e apertura delle palpebre, poiché la sua impostazione è interamente focalizzata sul concetto di "rilassamento".
De Angelis, invece, affronta l'argomento solo parzialmente, suggerendo nella tecnica di ammiccamento palpebrale proposta (CRB) di potenziare esclusivamente il movimento di apertura delle palpebre. Questo approccio è comprensibile, poiché nel sistema PVS di De Angelis l'ammiccamento palpebrale non è stato sviluppato come tecnica autonoma, essendo supportato da esercizi aggiuntivi di rotazioni per il potenziamento dei muscoli estrinseci oculari.
Quindi, per dare completezza all'esercizio dell'ammiccamento palpebrale, è fondamentale sapere che per aumentare la performance visiva è necessario potenziare sia i movimenti in apertura delle palpebre che quelli in chiusura.
Vediamo perciò di seguito come eseguire in modo completo la tecnica di focalizzazione attraverso il battito ciliare.
Premesso che, questa tecnica non è efficace se eseguita con occhiali a piena correzione. È fondamentale sottocorreggere le lenti, lasciando un margine che consenta al bulbo oculare di focalizzare attivamente, rendendo l'ammiccamento funzionale al processo di stimolazione.
L'ammiccamento palpebrale, volto alla focalizzazione, consiste nel chiudere e riaprire le palpebre in diverse modalità a seconda dell'esigenza.
L'ammiccamento palpebrale può essere eseguito in diversi modi e intensità.
Chiudere e riaprire le palpebre in modo rapido ma rilassato. Ripetere la sequenza anche più volte consecutivamente. Da eseguire in momenti di calibrazione visiva leggera o di riposo visivo.
Chiudere le palpebre in modo rilassato per poi riaprirle rapidamente e in maniera energica, dando più enfasi all'apertura piuttosto che alla chiusura. È possibile ripetere rapidamente e più volte questa sequenza. Questa modalità rappresenta la pratica più comunemente utilizzata durante le sessioni quotidiane di calibrazione visiva.
È possibile dare enfasi anche alla chiusura durante la messa a fuoco, aggiungendo a questa sequenza anche una "focalizzazione attiva", socchiudendo le palpebre e aggrottando le sopracciglia attraverso il muscolo corrugatore, scrutando il target visivo;
Chiudere le palpebre con forza e riaprirle sempre con intensità. (da eseguire più saltuariamente quando si ha esigenza di focalizzazione intensiva o come potenziamento e stretching dei muscoli oculari). Anche in questo caso è possibile aggiungere una focalizzazione "rilassata" oppure "attiva" secondo i modelli di cui sopra.
La tecnica di ammiccamento palpebrale viene spiegata nel dettaglio nei testi MIOPIA ZERO.
Una volta compreso e padroneggiato la tecnica dell'ammiccamento palpebrale è necessario ampliare l'azione di focalizzazione introducendo quello mandibolare e successivamente anche quello corporale.