Articolo del 07-12-2024. Autore: Dario Pizzini
Sappiamo che i muscoli oculari responsabili della focalizzazione del bulbo oculare sono connessi non solo ai movimenti delle palpebre, ma anche a quelli della mandibola. Abbiamo inoltre osservato che i movimenti mandibolari di contrazione e distensione sono in grado di aumentare la performance visiva. Tuttavia, il sistema muscolare visivo è strettamente integrato con quello dell’intero corpo. Per questo motivo, il processo di contrazione e distensione dovrebbe coinvolgere l'insieme dei muscoli corporei.
L'esercizio di ammiccamento espressivo dovrebbe coordinarsi con la contrazione, distensione e rilassamento dei gruppi muscolari di tutto il corpo, seguendo la logica naturale dello stiramento dei muscoli durante lo sbadiglio, noto come "pandiculazione". Questa pratica è cruciale per l'armonia tra i muscoli oculari e il resto del corpo.
Per ottimizzare il processo, sarà necessario indurre una pandiculazione mirata attraverso esercizi specifici di contrazione, distensione e rilassamento, ispirati alla tecnica di “rilassamento progressivo” di Jacobson. Questa metodologia prevede di contrarre e poi rilasciare, in sequenza, i diversi gruppi muscolari, favorendo una profonda distensione corporea. Secondo quest'ottica, è possibile considerare questi esercizi come un vero e proprio "ammiccamento corporale".
Abbiamo visto che nella calibrazione visiva, gli ammiccamenti comprendono non solo quello palpebrale, ma anche quello mandibolare e corporale. La frequenza di ciascun esercizio varia a seconda delle situazioni: riposo, vita quotidiana, allenamenti regolari o intensivi.
Durante una sessione, l’attività palpebrale sarà continua, mentre quella mandibolare e corporale seguirà una frequenza progressivamente inferiore, con l'ammiccamento corporale eseguito meno frequentemente. L’ammiccamento palpebrale manterrà una frequenza costante in ogni contesto, dal riposo agli allenamenti. L’ammiccamento mandibolare sarà più frequente negli allenamenti, moderato nella vita quotidiana e minimo durante il riposo. Quello corporale, invece, sarà più sporadico, nella vita quotidiana e negli allenamenti per favorire il rilassamento e il reset corporeo.
Tali esercizi sciolgono le tensioni corporee, apportando un beneficio generale e migliorando la performance visiva, aumentando l'efficacia della focalizzazione. In particolare, l’ammiccamento corporale andrà integrato in tutti quei momenti in cui sentiamo il bisogno di distendere e resettare il corpo: non solo nelle sessioni di allenamento, ma anche nella vita quotidiana. Questo approccio ci aiuta a trasformare gli ammiccamenti da semplice tecnica a un’abitudine naturale, da adottare ogni volta che ci sentiamo contratti, per sciogliere le tensioni e potenziare l’intero apparato muscolare, favorendo al contempo il benessere generale e la salute visiva.